PHARMA

La co-progettazione degli impianti farmaceutici massimizza l’efficienza – un caso studio

Un caso studio di co-engineering di un impianto di lavaggio e sterilizzazione per linee farmaceutiche.

Il servizio di co-engineering, consolidato da anni per importanti player del mondo farmaceutico, rappresenta una tipologia di collaborazione estesa, molto più avanzata rispetto alla semplice fornitura di componenti. Questa metodologia non solo semplifica il processo di sviluppo degli impianti e prodotti, ma guida i clienti verso soluzioni ottimizzate in tempi ridotti.

Un esempio di questo tipo di partnership è il caso studio relativo alla co-progettazione di un impianto di lavaggio e sterilizzazione per linee farmaceutiche.

Il processo è iniziato con la condivisione delle Specifiche di Requisiti Utente (URS) da parte del cliente, un player nel settore farmaceutico. Queste informazioni sono state trasferite al team di esperti di Ecor International, che hanno iniziato a lavorare sul modulo di interesse del cliente.

Gli specialisti di Ecor International hanno analizzato queste informazioni tecniche e si sono confrontati con il cliente al fine di verificare la corretta comprensione dei requisiti richiesti e la fattibilità degli stessi, evidenziando eventuali criticità. Questo dialogo quindi ha permesso di affinare i dettagli tecnici e di stabilire una visione condivisa per il progetto.           
In questa fase è possibile proporre soluzioni alternative o migliorative. Nella co-progettazione dell’impianto di lavaggio, ad esempio, è stato proposto di inserire un sistema di recupero del calore delle acque di lavaggio che andavano nello scarico che permetteva un pre-riscaldo dell’acqua.
Questa implementazione ha permesso di eliminare una delle tre resistenze elettriche che riscaldano l’acqua pulita.
Il risultato è stato un risparmio diretto del costo dell’impianto (l’introduzione dello scambiatore ha avuto un costo inferiore rispetto alla resistenza eliminata) e sugli opex dell’impianto, riducendo il fabbisogno energetico.

Successivamente è iniziata la fase di co-design dell’impianto. In questo caso è stata gestita in modo ibrido: in parte presso gli uffici di Ecor International e in parte presso gli uffici tecnici del cliente con una risorsa di Ecor International dedicata. Questo approccio ha consentito un flusso continuo di informazioni e una collaborazione diretta tra le due parti.    
In generale la co-progettazione può essere svolta in presenza o da remoto.

Durante tutto il processo di progettazione, si sono tenute riunioni periodiche di allineamento per monitorare lo stato di avanzamento del progetto, coordinare gli sforzi, valutare eventuali aggiornamenti o implementazioni necessarie. Alcune delle riunioni sono pianificate in fase di stesura del GANTT di progetto e rappresentano delle milestone importanti in cui, assieme al cliente, si valida una parte o l’intero progetto prima di passare alla fase successiva.        
Questo approccio ha garantito una comunicazione fluida e ha permesso di adattare rapidamente il progetto alle implementazioni. Nel caso studio in oggetto il cliente ha preferito predisporre l’impianto ad accogliere filtri di dimensioni diverse, oltre a quelli definiti in fase di prima stesura dei requisiti. Questo ha comportato la modifica del layout di una parte di impianto per fare spazio alle taglie di dimensioni maggiori, ma in futuro permetterà al cliente di avere un impianto più flessibile in grado di gestire prodotti e produzioni differenti senza dover intervenire con modifiche all’impianto e cambiando semplicemente dei componenti. Infine, dopo l’approvazione del design, l’impianto è stato messo in produzione.

Decine di esperienze di co-progettazione negli anni ci portano ad affermare che questo modello è win-win sia per il cliente che per il partner” – spiega Fabio Pozzebon, Business Manager Pharma di Ecor International. “Capiamo le possibili titubanze relative alla condivisione di informazioni, spesso core competence, da parte delle aziende farmaceutiche. La nostra professionalità sta anche nel gestire le informazioni riservate e alla base di ogni partnership c’è la fiducia tra le parti.  
Le competenze di Ecor International e del Centro di Ricerca Il Sentiero International Campus sono molto specialistiche (ad esempio sulla metallurgia, corrosione, tribologia…) e trasversali, senza invadere le competenze specifiche dei clienti
”.

I vantaggi di questa forma di co-progettazione sono:

  • L’azienda che opera sul mercato farmaceutico ha avuto a disposizione una figura di riferimento, specializzata nel campo della realizzazione di componenti critici in questo settore.    
  • Grazie ai documenti condivisi realizzati all’interno dei sistemi del cliente e alle riunioni periodiche di allineamento, lo scambio di informazioni è stato fluido e ha favorito la flessibilità,
  • Gli aggiornamenti sono stati implementati in tempi più brevi.
  • Grazie alla partnership con Ecor International, l’azienda cliente ha potuto concentrarsi sulla realizzazione dell’impianto, senza doversi preoccupare dei dettagli tecnici della progettazione.
  • Ridotte le tempistiche time to market.

In conclusione, la co-progettazione si conferma come un approccio efficace per lo sviluppo di impianti farmaceutici complessi.
Grazie alla sinergia di questo tipo di partnership, è possibile massimizzare l’efficienza e ottenere risultati di alto livello nel minor tempo possibile.