Vita in azienda

Un momento per valorizzare il contributo delle Collaboratrici del Gruppo

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'8 marzo, il Gruppo Ecor International ha dedicato un momento speciale per valorizzare il contributo delle sue collaboratrici.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo, il Gruppo Ecor International ha dedicato un momento speciale per valorizzare il contributo delle sue Collaboratrici.
Le Collaboratrici rappresentano un quinto della forza lavoro totale del Gruppo Ecor International, contando 60 donne su circa 300 collaboratori complessivi. Le donne ricoprono una vasta gamma di ruoli, tra cui saldatrici, impiegate, ingegnere, ricercatrici e altro ancora.

L’azienda ha deciso di fare una donazione al Centro Aiuto alla Vita di Schio, un’associazione di volontariato locale che si impegna a sostenere la maternità fornendo assistenza alle mamme prima e dopo la nascita dei loro figli. Questa iniziativa si concretizzerà attraverso un sostegno finanziario alle famiglie in difficoltà e l’acquisto di materiali essenziali, come pannolini e latte in polvere, per gli asili nido.

A metà mattina venerdì 8 marzo c’è stato un momento di incontro tra tutte le Collaboratrici, con una breve presentazione sulla Giornata internazionale della donna, la condivisione dei dettagli della donazione e un buffet per le partecipanti.

Questo momento è stato un’occasione per mettere in luce il ruolo fondamentale svolto da tutte le Collaboratrici dell’azienda.

“Sono grato alle Collaboratrici del Gruppo, la cui preparazione, impegno e passione sono fondamentali per il buon esito dei progetti” – dichiara Fabrizio Casadei, CEO presso Il Sentiero International Campus e MD/CTO di Ecor International –. “Credo nel valore delle competenze e del contributo unico che ogni Collaboratore e Collaboratrice può portare alla ricerca scientifica e tecnologica.      
Continuerò a promuovere un ambiente di collaborazione e scambio tra expertise diverse, in cui ognuno possa esprimere il proprio potenziale, facendo così evolvere anche la ricerca”.