RICERCA INDUSTRIALE

Donne nella Scienza – La parola ad Alessia Candeli e Claudia Rubino, Ricercatrici presso Il Sentiero International Campus

In occasione della Giornata delle Donne nella Scienza, la parola a due Ricercatrici de Il Sentiero International Campus su che cosa significa oggi scegliere una professione scientifica o tecnologica.

Questa settimana si celebra la Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, note con la sigla STEM.Un’iniziativa per promuovere l’accesso paritario e la partecipazione al mondo scientifico delle donne e delle ragazze e per valorizzare il loro ruolo di promotrici di conoscenza e innovazione.

Nel mondo le donne e le ragazze costituiscono solo il 28% dei laureati in Ingegneria e solo un ricercatore in Ingegneria ogni tre è donna. Barriere strutturali e sociali impediscono di entrare e progredire nella scienza. (fonte: Onu Italia)    

In vista della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza (l’11 febbraio), abbiamo intervistato Alessia Candeli, Ricercatrice in Ingegneria delle Superfici, e Claudia Rubino, Ricercatrice in Ingegneria dei Materiali, presso la sede di Modena de Il Sentiero International Campus.

“Scegliere una professione scientifica tecnologica” -spiega Alessia Candeli” – vuol dire dare il proprio contributo, studiando quello che ci circonda, chiedendoci cosa succede e ricercando se è possibile migliorarlo. Significa diventare una piccola lente di ingrandimento su un mondo che è in continua evoluzione”.

L’amore per la professione, per “quella curiosità e interesse che ti porta a cercare di capire cosa succede ai materiali e come è possibile migliorarli”, è sbocciato durante gli studi in Ingegneria dei Materiali all’Università di Modena.    


Entrambe le Ricercatrici hanno iniziato il percorso di studi in ambito umanistico, alle scuole superiori, per poi cambiare e iscriversi a Ingegneria.              
“Credo che non esistano vincoli o limiti” – racconta Claudia Rubino- “Le persone intorno a me si chiedevano come avrei fatto a intraprendere gli studi scientifici dopo un liceo umanistico. La mia strada si è fondata su tre caratteristiche che considero essenziali, anche per l’approccio alla ricerca scientifica: curiosità, testardaggine e pazienza. Con queste si fa tutto”.         
La giovane Ricercatrice sta per concludere la tesi di dottorato di ricerca in “Functionalization of abutment surface for dental prosthesis” presso Il Sentiero International Campus, in collaborazione con l’Università e il Policlinico di Modena. Anche questo studio nell’ambito medico è una nuova sfida, verso un campo che l’ha sempre attirata.

Claudia Rubino Ricercatrice Ingegneria dei Materiali presso Il Sentiero International Campus

Gli aspetti che Alessia Candeli preferisce del suo lavoro sono lo studio di come sono fatti i materiali e la spinta a fare il passo in più per realizzare qualcosa di nuovo e innovativo, per migliorarli. Si  dichiara “fortunata a fare il lavoro che amo, in un Centro come Il Sentiero International Campus caratterizzato da ricerca e formazione continui. Un Gruppo che si impegna a crescere e a migliorarsi, anche investendo in strumentazioni ed equipment all’avanguardia”.            

Come ad esempio l’impianto per rivestimenti a film sottile PVD PE-CVD (che permette di depositare film sottili metallici e ceramici con uno spessore da centinaia di nanometri a decine di micrometri, dotato di tecniche di deposizione ad arco elettrico, magnetron sputtering, 2 unità magnetron a guida pulsata bipolare, 1 sorgente plasma beam) su cui aveva già lavorato in Università durante la sua tesi di dottorato, in “DLC thin films for the protection of mechanical components deposited by PECVD with different carbon-based precursors”.

“Sono grato alle Collaboratrici de Il Sentiero International Campus, la cui preparazione, impegno e passione sono fondamentali per il buon esito dei nostri progetti” – dichiara Fabrizio Casadei, CEO presso Il Sentiero International Campus –. “Credo nel valore delle competenze e del contributo unico che ogni Collaboratore e Collaboratrice può portare alla ricerca scientifica e tecnologica. Continuerò a promuovere un ambiente di collaborazione e scambio tra expertise diverse, in cui ognuno possa esprimere il proprio potenziale, facendo così evolvere anche la ricerca”.    

Alle ragazze giovani che si stanno avvicinando oggi al mondo scientifico, un mondo che resta a maggioranza maschile, le due Ricercatrici consigliano di darsi tempo per superare le prove e le difficoltà, di provarci tutte le volte che serve concentrandosi sul proprio obiettivo e rialzandosi ogni volta. “Se non si raggiunge subito l’obiettivo non significa che sia un fallimento” -precisa Alessia Candeli” -perché è proprio dai fallimenti che si impara e si può poi ripartire. Col tempo si scopre che i propri limiti sono anche i propri punti di forza”.

Claudia Rubino aggiunge: “Ogni cambiamento è una scelta molto personale. La ricerca scientifica rappresenta un percorso impegnativo, sfidante. Le sfide si possono affrontare con una mentalità flessibile e curiosa di scoprire come andrà e come si supereranno. Volere è potere”.