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La trasformazione digitale di Ecor International presentata come best practice nell’incontro sulle opportunitá di innovazione per le imprese vicentine

La scorsa settimana a Schio si è tenuta la seconda tappa del roadshow Triveneto nel quale sono state presentate le nuove opportunità di cofinanziamento con SMACT Competence Center all’interno del PNRR – Next Generation EU, per le imprese che innovano.

Hanno introdotto l’incontro Nicole Tassotti, Presidente del Comitato Piccola Impresa Confindustria Vicenza, e Andrea Tovo, Presidente della Sezione Meccanica, Metallurgica ed Elettronica Confindustria Vicenza.

Matteo Faggin e Diego Pellizzari, di SMACT, ha illustrato le opportunità del PNRR e in particolare il bando IRISS e servizi co-finanziati. Gianni Dal Pozzo, di AD Considi, ha fatto poi il punto sull’Industria 4.0, la digitalizzazione e l’importanza del dato e Domenico Stocchi, Research & Innovation Director di Ecor International, ha riportato i progetti di trasformazione digitale dell’azienda.

I punti cardine dell’intervento sul caso di Ecor International sono stati le fasi del processo che un’azienda deve affrontare verso la digitalizzazione e i panorami futuri con l’industria 5.0.

Le fasi per la digital transformation       

Sappiamo che la digitalizzazione è quel processo che permette ad un’organizzazione di integrare le nuove tecnologie, aumentando così l’efficienza e abbattendo costi e sprechi.   

Un’azienda che decide di affrontare la digital transformation dovrebbe approcciare secondo un percorso strutturato:

– una prima fase di analisi di tutti i processi di business, in modo da definire quali siano quelli su cui si vuole agire

– Va poi individuata una strategia, fondamentale per evitare di incorrere in errori che potrebbero rendere il processo inefficiente.

– Si lavora allo sviluppo di un modello di business digitale: trasformare il modello analogico di business dell’azienda in digitale. Pianificare questa transizione permette di assicurare una migliore riuscita del progetto.

– Digitalizzazione: si procede a digitalizzare i processi. La partenza da quelli più semplici (come ad esempio l’intervento su un numero minimo di impianti), per poi proseguire ottimizzando quelli più fondamentali per il proprio sistema aziendale.  

– Monitoraggio: tutti i nuovi processi introdotti in azienda vanno tenuti in osservazione. Questo permette di acquisire informazioni sullo stato del “digitalizzato” e si possono prendere decisioni per automatizzare ulteriori flussi.

Business Intelligence: i diversi sistemi gestionali (MES, SAP…) dovrebbero integrarsi tra loro per offrire dati aggregati (insights).

Verso il nuovo paradigma di industria 5.0

Il concetto di Industria 5.0 enfatizza la necessità di collaborazione tra macchina e uomo per massimizzare il potenziale di entrambi.
Lo scopo è quello di creare un ambiente di lavoro armonioso dove uomini e macchine lavorano insieme per migliorare la produttività, generare innovazione, aiutare la customizzazione e favorire lo skills improvement.

Il paradigma di Industria 5.0, consente di trovare risposte al quesito: come posso rendere la crescita sostenibile attraverso nuove tecnologie? Vale a dire produrre beni ma in un sistema che ha a cuore ed in mente ambiente e sociale.   
Nel caso di Ecor International Machine Learning, Digital Twins, AR/VR e altri tools possono supportare la manifattura per ridurre scarti e prendere decisioni in real time.
Tutto ciò porta alla riduzione del numero di errori, fattore che conduce un’organizzazione ad usare più risorse.

Domenico Stocchi, Direttore Ricerca ed innovazione di Ecor International, ha concluso così: “Lo sviluppo di una trasformazione digitale step by step consente di prendere decisioni osservando la trasformazione stessa che prende forma nei sistemi aziendali.      
É come dire un paradigma. Si inizia a prendere decisioni con i dati al centro già durante il processo. Dopo sarà ovviamente il modello su cui si opererà. Inoltre imparare o migliorare consente di raggiungere dei risultati tailor made, particolarmente utili per i concetti di Industria 4.0″.

Domenico Stocchi all’incontro sulle opportunità del PNRR per le imprese vicentine

“Sono molte le ricadute della digitalizzazione dell’impresa”- spiega ancora Domenico Stocchi -“Possiamo citarne alcune, ma la lista sarebbe ancora lunga:

Efficienza: l’adozione di tecnologie, come quelle legate, ad es. all’Intelligenza Artificiale, Machine Learning, può automatizzare processi, ridurre la dipendenza dai processi manuali o migliorare quest’ultimi e conferire efficienza operativa trasversale. Questo equivale a: tempi di produzione ottimizzati, first time right perché si punta al concetto di “zero difetti”, ottimizzazione delle risorse, anche l’utilizzo dei raw materials è minimizzato.

Competitività: la trasformazione digitale porta ad un vantaggio competitivo in quanto la disponibilità di dati in tempo reale, con un livello di aggregazione ed elaborazione intelligente (Analytics), consente all’impresa di avviare il processo decisionale in una posizione di maggiore consapevolezza al fine di reagire (proattivamente) alla variabilità delle esigenze del mercato.

Sostenibilità: la trasformazione digitale innesca percorsi di sostenibilità per i raw materiali (non solo quelli di produzione ma anche in ambiti differenti come può essere la carta, i toner, etc.), energia ed acqua. L’ottimizzazione dei processi e la riduzione degli scarti minimizzano il ripetersi di fasi che richiedono tali fasi per realizzarsi. Senza dimenticare che ogni processo, ogni azione porta con sé un impatto anche in termini di emissioni.

Innovazione: l’impiego di tecnologie digitali è un terreno fertile per l’innovazione, fungendo da stimolo e strumento per la creazione di nuovi prodotti, servizi e modelli di business che intendono adattarsi ai requirement del mercato.
Last but not least, ricordiamo che l’uomo deve rimanere al centro della digitalizzazione. Stiamo lavorando mantenendo questa direzione ferma. Fa parte della nostra strategia. Le risorse devono essere parte della trasformazione e la tecnologia deve essere strumento per migliorare le skills per un lavoro sostenibile e più performante“.