RICERCA INDUSTRIALE

Scoprire e inventare nel Campus dell’Innovazione

Il render de Il Sentiero International Campus
Il render de Il Sentiero International Campus
Ai piedi degli Appennini, a Castelvetro, nel modenese, stanno per diventare realtà i laboratori di Ricerca e Sviluppo di Ecor Research dove lavoreranno ingegneri, fisici e chimici in un’area di 37mila metri quadri.

Un luogo di ricerca, di studio, di riflessione. Un ambiente vivo e dinamico dove ricercatori, scienziati e giovani di talento lavoreranno in squadra per indagare, scoprire, inventare e per creare il futuro, raccogliendo la sfida dell’innovazione.

È un sogno che presto diventerà realtà quello di Ecor Research International Campus: un’area di oltre 37mila metri quadri sulle splendide colline modenesi ai piedi degli Appennini e precisamente nel Comune di Castelvetro di Modena, in una località chiamata “La Bolognina”.

Il Campus avrà la funzione specifica di Ricerca e Sviluppo nell’ambito della Meccanica Avanzata, dello Spazio e della Difesa e creerà nuovi posti di lavoro per figure altamente specializzate. I professionisti impegnati, che potranno arrivare ad una cinquantina a pieno regime, si occuperanno dello studio e dello sviluppo di nuovi materiali, di tecnologie abilitanti ad essi legate e di progettazione integrata di sistemi meccanici ad alta efficienza e basso costo, mentre una sezione specifica riguarderà l’installazione di banchi prova. Come si può intuire, non si tratterà di un nuovo sito produttivo –che, è importante sottolinearlo, avrà dimora sempre a Schio, nella sede di Ecor Research– ma un laboratorio finalizzato in modo specifico alle attività di ricerca.

Il luogo in cui sorgerà il Campus non è stato scelto casualmente. Infatti, affonderà le proprie radici all’interno di un contesto imprenditoriale particolarmente vivace, considerato che nell’area modenese sono situate numerose aziende operanti nell’ambito dell’automazione.

ecor campus

Il Campus sarà costituito da diversi edifici con specifiche funzioni. Innanzitutto, vi saranno delle unità di laboratorio autonome tra loro, composte ciascuna da tre locali e da una piccola unità di servizi. Questa strutturazione è stata pensata appositamente per rendere indipendenti le aree di ricerca, che potranno così operare in modo autonomo sulla base delle specifiche esigenze. Una sala conferenze, poi, sarà in grado di ospitare meeting e corsi specialistici, mentre un ulteriore spazio del Campus, ricavato dalla ristrutturazione di un vecchio casolare abbandonato, sarà dedicato agli uffici tecnici ed amministrativi, al front office, ad una zona ristoro e ad una foresteria. Come si intuisce, non è stato deciso di costruire un capannone ex novo ma, al contrario, si è preferito recuperare un contesto territoriale storico, attentamente studiato e valutato in fase di progettazione. Nella relazione dei progettisti si parla proprio di un luogo “che sembra trasmettere serenità e concentrazione, che è capace di stimolare e dare spazio alla creatività secondo una logica di armonia nell’ambiente di lavoro che aiuta anche nelle scelte pratiche”.

Ecco perché, allora, ogni scelta è stata accuratamente pensata per integrare i laboratori nel contesto territoriale. In quest’ottica, si utilizzeranno materiali ecocompatibili come vetro, legno, pietra, ghiaie. Ad esempio, c’è l’ipotesi del rivestimento esterno in doghe di legno laccate o naturali, ma anche la pavimentazione in prato ritter per i collegamenti tra i vari laboratori o la pavimentazione esterna in legno.

Le prime fasi dei lavori sono già iniziate nel corso del 2014 con la pulizia e il ripristino dell’area de “La Bolognina”, mentre alla fine dello scorso anno sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’edificio destinato agli uffici che dovrebbero terminare entro la metà del 2016. L’obiettivo è di concludere il progetto nel giro di circa due anni.

Il Direttore Generale e Chief Technical Officer di Ecor Research, Fabrizio Casadei, racconta la sua visione di tale progetto:

«Si tratta di un investimento molto ambizioso che porterà alla nascita di un Campus di alto livello. Questo luogo favorirà lo sviluppo di tecnologie per macchine automatiche, meccanica di precisione e nello stesso tempo rappresenterà un momento di riflessione strategica».

ecor campus

Proprio questa strategia alle spalle mette in luce il valore dell’investimento in Ricerca, che non è però esente da rischi.

«La Ricerca sarà uno degli elementi fondamentali per la competitività di Ecor Research -continua ancora Casadei-. Non si tratta di un business diretto, perché con la Ricerca non si realizzano grandi utili o margini certi. Eppure noi crediamo molto in questo sogno, perché siamo sicuri che costituisce uno strumento funzionale al business. È una politica che richiede una competenza e una strutturazione solida ed Ecor Research è in possesso di entrambe, considerato anche il numeroso team di ingegneri di cui è dotata».

Sarà alla fine, un luogo di ricerca, di sviluppo, di stimolo per l’innovazione e per nuove idee, in cui il gioco di squadra e la rete di relazioni risulteranno di primaria importanza.

«Il Campus è un’iniziativa industriale che coinvolgerà anche il mondo accademico e le istituzioni. Sono sicuro che sarà un autentico patrimonio, con un significativo valore nazionale. E alla fine sarà un polo in grado di creare relazioni tra le persone».