AEROSPAZIO & DIFESA

Aerospace and Defense, la divisione di Ecor International decolla dopo la pandemia

Dopo due anni di pandemia, il settore Aerospace and Defense è ripartito ed Ecor International è pronta a cogliere le nuove occasioni.

Giulio Roana, responsabile della business unit Aerospace and Defence di Ecor International, fa una panoramica sugli sviluppi del settore e sulle prospettive future che attendono l’azienda.

Ecor International sta affrontando la nuova realtà, figlia del post pandemia e della situazione economico-politica internazionale e che sta avendo profonde influenze a diversi livelli. Il settore industriale dell’aerospace ha risentito delle conseguenze del Coronavirus, che ha prima bloccato e successivamente limitato gli spostamenti aerei sia per motivi turistici che professionali.


Ne abbiamo parlato con Giulio Roana, il responsabile della business unit Aerospace & Defense di Ecor International, facendo il punto della situazione e parlando di quello che porterà il futuro.

Domanda: “Come si è sviluppata la business unit Aerospace & Defense di Ecor International negli ultimi anni?”
Risposta: “Negli ultimi tre anni la nostra attività ha negativamente risentito gli effetti della pandemia nel settore aereo: l’80% del nostro business deriva dal settore civile ed è quindi facile immaginare come il blocco dei voli, sia turistici che professionali, abbia fermato gli investimenti delle aziende.
Nello stesso periodo però, siamo riusciti ad aumentare l’attività in altri settori, come quelli della sicurezza e aerospaziale, spinti da cyber security, telecomunicazioni, satelliti a bassa orbita e lanciatori economici.
Dopo oltre due anni il settore aereo civile è ripartito e contiamo di tornare a regime nel 2024”.

D: “Nel giro di pochi anni Ecor International è diventata un riferimento di importanti società aerospaziali e della difesa. Quali sono stati gli aspetti che hanno contribuito a questa crescita?”
R: “Le relazioni sono fondamentali. Quando diciamo che siamo arrivati a ottenere una reputazione di azienda affidabile, non recitiamo un verso preconfezionato. Lavoriamo anche per curare, e migliorare costantemente, l’immagine dell’azienda. Lo facciamo attraverso il nostro lavoro, dimostrando puntualità e precisione nelle realizzazioni. Abbiamo così migliorato la qualità produttiva. Curiamo ogni minimo dettaglio, perché alla fine sono questi a fare la differenza, soprattutto quando devi lavorare con i dettagli come nel settore aerospaziale.
Inoltre, teniamo molto ai rapporti di fiducia che abbiano con i clienti/partner. Siamo trasparenti nelle relazioni e non promettiamo quello che non possiamo mantenere”.

D: “Le certificazioni hanno avuto un ruolo importante in questo sviluppo?”
R: “Le certificazioni sono fondamentali. Sono la chiave per aprire le porte e entrare in contatto con il mercato. Per chi non le ha, rappresentano una barriera all’ingresso”.

D: “Che competenze tecnologiche sono state sviluppate/acquisite in questi anni?”
R: “Grazie allo sviluppo della business unit Aerospace & Defence, abbiamo sviluppato alcune attività tipiche di questo settore. Per esempio, sono state introdotte quelle dei controlli non distruttivi, quelle relative alla saldatura elettrica a rulli, utilizzata ad esempio per la realizzazione dei coni di scarico per un importante player nazionale.
È stata introdotta una cultura della pulizia. Perché un ambiente di lavoro pulito significa anche prodotti più sicuri e quindi anche una miglior qualità della produzione.
La nostra è una attività trasversale: le competenze di una business unit si riversano in un’altra e grazie allo sviluppo dell’A&D, sono stati migliorati molti processi di lavoro di altre business unit, e viceversa”.

D: “La space economy sta assumendo un ruolo sempre più importante nei dibattiti economici, politici e pubblici (con il PNRR sono stati stanziati 1,49 mld di euro). Può essere un campo importante per lo sviluppo di Ecor International?”
R: “Per sua natura, Ecor International guarda con attenzione alle dinamiche di mercato. L’investimento che ha fatto lo Stato nella space economy è decisamente importante. Ma l’azienda ha un coinvolgimento indiretto in questo settore in forte crescita. Infatti, abbiamo dei clienti che operano in questo ambito e, di riflesso, in futuro potremmo beneficiare del PNRR”.

D: “Il turismo spaziale potrà coinvolgere anche Ecor International nei suoi futuri sviluppi?”
R: “Chi lo sa? Ci piacerebbe, perché la divisione A&D ha le competenze e le capacità per farlo: si tratta di combinare
Le competenze dell’industria aerea civile con quella spaziale. Per esempio, abbiamo realizzato l’impianto di tubazione che porta ossigeno ad uno spacecraft. Noi ci faremo trovare pronti”.

D: “Ci può raccontare del progetto più ambizioso / impegnativo che l’azienda ha realizzato finora?”
R: “Sono stati tutti coinvolgenti, nel vero senso della parola perché, come ho detto prima, le competenze di Ecor International sono trasversali. Un progetto nato da una business unit può coinvolgere i tecnici, gli ingegneri e i saldatori di un’altra così come quelli de Il Sentiero International Campus, il nostro centro di ricerca industriale di tipo avanzato.
La realizzazione dei coni di scarico per un’importante commessa istituzionale è stata una sfida con noi stessi, perché avevamo tempi molto ristretti per un prodotto che affrontavamo per la prima volta.
Un altro progetto molto stimolante è stato quello relativo alle saldature miniaturizzate: di solito si lavora su tubi di dimensioni dai 6 mm di diametro in su, mentre questa volta abbiamo lavorato su diametri dell’ordine di 1 mm / 1,06 mm su tuberia rigida e altri componenti di dimensioni molto ridotte, come sensori di pressione, filtri e valvole.
Un progetto molto critico per le dimensioni estremamente ridotte che richiedono una precisione estrema nelle varie lavorazioni coinvolte. A complicare il progetto c’è il rapporto spessore/diametro, dal valore molto elevato: una differenza anche minima nella saldatura può comportare l’occlusione, o la riduzione, del passaggio dei fluidi.
Ecco cosa significa lavorare con i dettagli, che a volte sono ridotti ai minimi termini.
Ma in entrambi i casi abbiamo dimostrato come le nostre capacità, rispondendo in moto preciso e tempestivo alle richieste dei clienti”.

D: “Quali sono le ambizioni, i progetti, gli obiettivi futuri della business unit Aerospace & Defense?”
R: “Noi facciamo prevalentemente prototipazione e produzione di tuberia e di parti critiche complesse. La nostra intenzione è quella di sviluppare anche la parte di progettazione, seguendo così i nostri clienti fin dalla proposta alla realizzazione finale, fornendo un servizio il più completo possibile”.