Eventi e fiere

Se l’acqua potabile arriva dove non c’è

Ecor Research e il partner Aerosekur hanno presentato all’Arma del Genio dell’Esercito Italiano il progetto dell’unità mobile di potabilizzazione in occasione dell’evento “Smart Supper 2015”.

Ecor Research ha partecipato all’evento “Smart Sapper 2015” or­ganizzato a Roma dall’Arma del Ge­nio dell’Esercito Italiano. Erano presenti autorità di rilievo dello Stato, quali il sot­tosegretario di Stato alla Difesa, l’onorevo­le Domenico Rossi, e il capo di Stato Mag­giore dell’Esercito, il generale Danilo Errico.

Nella prima parte della giornata si sono svolte alcune esercitazioni dei diversi re­parti della Forza Armata in cui, tramite l’uti­lizzo di decine di mezzi specialistici, sono state messe alla prova procedure e capacità operative per l’impiego sia sul territorio na­zionale, sia in missioni internazionali.

In un secondo momento, i fornitori dell’esercito hanno potuto esporre agli uf­ficiali le ultime novità. Tra gli espositori erano presenti anche Ecor Research e Aero­sekur, azienda che produce equipaggiamen­to avanzato di sopravvivenza e sistemi per missioni critiche nell’ambito dell’Aerospa­zio e Difesa.

Le due società hanno presentato un pro­getto realizzato in partnership. Il program­ma riguarda la realizzazione di un’unità mobile di potabilizzazione, ovvero di un impianto destinato al trattamento dell’ac­qua, tra cui anche la sua depurazione, nell’ambito di interventi a supporto della popolazione colpita da calamità naturali, a cui partecipa frequentemente l’Arma del Ge­nio, e interventi militari.

L’obiettivo di Ecor Research e Aerosekur è di agevolare il trasporto dell’attrezzatura e renderla paracadutabile, in modo da facili­tarne l’utilizzo in territori ostili e con carat­teristiche ambientali differenti.

Per rispondere a tali necessità, il team di progettisti ha concepito diversi modu­li di trattamento dell’acqua con specifiche funzioni. Ciascuno di questi blocchi è au­tonomo e può così essere trasportato age­volmente diminuendo i costi di manuten­zione dell’unità mobile e semplificandone l’utilizzo, dal momento che non è richiesto personale autorizzato. L’impianto consente di produrre 1000 litri al giorno di acqua po­tabile da una fonte naturale come un fiume, un lago, un mare, un pozzo, soddisfacendo le necessità di alimentazione e di igiene per­sonale di circa 20-30 persone.

Un’ulteriore novità riguarda la nuova tecnologia brevettata per il trattamento del­le acque che utilizza il processo di foto-ozo­nolisi, garantendo maggiormente la purez­za dell’acqua.

La fase di progettazione è durata circa 1 anno e mezzo di lavoro e nei prossimi mesi verrà presentato il prototipo dell’impianto all’Arma del Genio. In particolare, Ecor Re­search è stata coinvolta per quanto concer­ne l’industrializzazione dell’impianto e la definizione dei processi complessi.

 

DA SAPERE

<strong>Unità mobile di potabilizzazione</strong>
L’unità mobile di potabiliz­zazione è un impianto destina­to al trattamento dell’acqua uti­lizzato nell’ambito di interventi a supporto della popolazione colpita da calamità naturali, a cui partecipa frequentemente l’Arma del Genio dell’Esercito Italiano, e di operazioni mili­tari. L’attrezzatura è composta da: il modulo di alimentazione destinato al prelievo dell’ac­qua; il modulo di dissalazione che rimuove i sali da acque salmastre; il modulo di conden­sazione che trasforma in acqua l’umidità presente nell’aria; il modulo di potabilizzazione che purifica l’acqua; il modulo ausi­liare in cui sono presenti le uti­lities (generatori, compressore e pannello di controllo).
<strong>Foto-ozonolisi</strong>
La foto-ozonolisi è un pro­cesso di ossidazione avanzata (Advanced Oxidation Process) che si basa sull’azione combi­nata di un potente ossidante, l’ozono, con la luce ultraviolet­ta. A differenza della semplice ozonizzazione o al classico ir­raggiamento UV, la sterilizza­zione dell’acqua è più veloce, completa ed efficace verso tutti i micro-organismi patogeni e non patogeni, ed è più garantita dal punto di vista della purezza.